di Daniele Villa Zorn
Buongiorno, mi presento, sono Daniele Villa Zorn.
Il mio percorso artistico è contraddistinto da un approccio tipico del collage, anche quando il collage non è la tecnica con cui lavoro.

L’idea è quella di lavorare seguendo l’istinto, dove il “trovare” è più importante che il “cercare”.
Quindi preparando il terreno al caso associando elementi già esistenti e assecondandolo.
Come le ricette che si inventavano da bambini mettendo nell’acqua sale, zucchero, corteccia, aghi di pino, peli di gatto, il guscio di una chiocciola, piante grasse sminuzzate.
Per ottenere una pozione che poteva rivelarsi tanto un intruglio immondo quanto una scoperta importante per risolvere i problemi dell’umanità.
Con una buona dose di pigrizia, e abbassando l’asticella della capacità tecnica.

Improvvisando con l’istinto di sopravvivenza di chi non sa progettare.
E ottenendo almeno delle volte che il miscuglio non abbia colori e odori troppo insostenibili.
Le associazioni tra elementi diversi, che siano questi frammenti di diverse immagini, oppure una tuta blu e degli occhiali da carnevale, o anche un omino in blu con gli occhiali e un giardino, un prato, una bocciofila, il mare… possono generare un’evocazione poetica o un corto circuito dell’assurdo.

Entrambe sono fughe dalla realtà o un tuffo in una realtà più profonda o enormemente più superficiale.
La fuga è quello che prediligo: permette di ammantare di avventuroso quello che è un sottrarsi dovuto alla timidezza, alla depressione, all’incapacità.
La fuga dei ladri in fuga, l’evasione della letteratura d’evasione, scappare per non incappare, o incappare mentre si scappa.

Nel caso di questo viaggio in Messico a nuoto, non ho ancora capito se arriverò. Ma è bello fuggire, anche se la volontà di farlo fa venire da piangere – la volontà necessita uno sforzo inutile, bisognerebbe che tutto fosse il più facile possibile, al limite dell’immobilità.
Non credo nel futuro, purtroppo si tramuta sempre presto in presente.

Mi piace pensare di far parte di un universo parallelo minore rispetto a una realtà maggiormente strutturata.
Così si contengono i danni, il plauso quando c’è non serve a niente, i fallimenti sono irrilevanti, i sentimenti dalla lontananza meno laceranti.
Un incendio visto da lontano non è poi così male.
Daniele Villa Zorn
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Photo/ Video Eleonora Cerri Pecorella
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#RESISTENCIA é un progetto di MADE A.C. https://www.facebook.com/madeasociacion/
Direzione artistica e design Cristiano Gabrielli
Produzione, mediazione culturale e traduzioni Vanya Saavedra
Registrazione fotografica e video German Torres
